domenica 2 marzo 2014

ALASKA


« A volte ho l'impressione che tu faccia le cose solo per raccontarle »
« Happiness only real when shared »
Così rispondevo alla mia amica bacchettona premendo il tasto 'condividi' al mio selfie con le manette ai polsi nella volante dei carabinieri.
Voglio dire, capita a tutti di non vedere l'ora di tornare a casa dalle vacanze a Barcellona per poter creare l'album ''Hasta la vista !'' su Facebook, no ?
E non vedo niente di strano nell'avere salvati nella cartella bozze del cellulare una lista di status ad effetto da postare al momento buono.
O nel maledire Instagram perché non carica quel video in cui voi ballate sulle note dei Nouvelle Vague il sabato sera ubriachi e vi divertite un sacco.

Il fatto che la vostra vita virtuale sia non solo una conferma della vita reale ma anche in qualche modo la versione più fica di voi stessi non mi fa dormire la notte, in realtà.
Il fatto che la cosa che dica più spesso ultimamente sia ''ho aperto un blog'' e non per esempio ''ciao come va ?'' mi fa venire voglia di vivere in Alaska per il resto della mia vita.
Il fatto che oltre alla volontà di 'fare le cose' ci sia la volontà di 'farle sapere', mi fa dubitare dell'autenticità di qualsiasi intento. Sto parlando con voi, ragazzine che andate in missione in Guinea Bissau per avere una foto profilo circondate da bambini neri magri e sorridenti.

È tutto così grossolanamente ostentato che se non esisti su un qualsiasi social network comincio a dubitare della tua esistenza fisica.
Se racconti una serata incredibile agli amici senza il supporto di prove video, audio o per lo meno il resoconto in diretta su FB non ti crederanno, se non segui quella band su Twitter allora non sei un loro fan, e se non hai Twitter allora che ti parlo a fare.

Se il sopravvivere a una giornata dipende dalla sopravvivenza della batteria dello smartphone allora c'è qualcosa che non va.
Il problema è che ci siamo dentro, tutti, e fino al collo.
Fino a che qualcuno non la smetterà e innescherà un domino umano di ritorno alla realtà non ne usciremo mai.
Non torneremo mai a mandarci gli sms, chiamarci o darci gli appuntamenti e bere i caffè e le birre e tutte le atre pretestuose bevande che negli anni '90 bevevamo. E magari un giorno non sapremo più scrivere senza una tastiera qwerty, o parlare, o esprimere le nostre opinioni fuori da un blog.
Non torneremo mai ad essere soli, ma soli davvero, senza che i nostri amici ci diano per morti se non rispondiamo ai messaggi su Whatsapp per più di sei ore.
Non potremo mai più essere liberi di ignorarci, senza che l'altro lo sappia, come è giusto e sacro si possa fare con i messaggi in chat.
E gli sconosciuti non potranno tornare ad essere sconosciuti ma saranno sempre in qualche modo nostri amici su Facebook.
Io vi giuro che vorrei davvero essere io la paladina dell'autenticità che veste alla marinara, ma poi come faccio a sapere quanti likes mi becco con questo post ?

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