domenica 16 febbraio 2014

GLI PSICOLOGI DI CIOÈ


Ho scoperto con divertita meraviglia che esiste un blog di recensioni di coppette mestruali.
Leggendolo ho scoperto con altrettanta meraviglia, un po' meno divertita, di non avere la minima idea di come sia fatta la mia vagina.
Perché? Forse perché ho sempre aspettato e sperato e voluto che fossero altri a metterci le mani, come se non fosse affar mio.

Per anni ho considerato l'autoerotismo un surrogato del sesso per ragazze bruttine, che ascoltano i Coldplay e con l'autostima più bassa del loro culone.
E mi viene da piangere e punirmi e ascoltare l'intera discografia di Joan Baez per questo.
Probabilmente a voi, resto del mondo, non serve che sia io a dire quanto sia importante farlo, ma credo che ancora tante ragazze abbiano bisogno di un incoraggiamento.

Cara Francesca, so che ti viene da pensare che mettere le mani lì sotto sia volgare e da sfigate e che ti ritorna alla mente l'espressione imbarazzata della tua catechista mentre cerca di spiegare il significato del sesto comandamento, ma fidati, ne vale la pena.
Con te stessa avrai i migliori orgasmi della tua vita e per i primi due anni di attività sessuale probabilmente anche gli unici.
La masturbazione non è qualcosa di cui vergognarsi o dal quale nascondersi ma un potentissimo strumento di (auto)controllo.
Perché per quanto ti possa sembrare assurdo pensarlo, Francy (ti posso chiamare così?), tu non hai bisogno di un ragazzo e masturbarti sarà il tuo modo per gridarlo al mondo, e soprattutto a quella stronzetta della tua vicina di banco.
Non devi dare ascolto agli psicologi di Cioè, alla posta del cuore e a tutti quelli che hanno contribuito alla tua formazione sessista. Ascolta me: scopriti, ascoltati, toccati, amati. Perché nessuno avrà sinceramente voglia di farlo al posto tuo.

Quando Luca smetterà di risponderti su Whatsapp e Simone non ti richiamerà dopo quel caffè insieme non cedere alla tentazione di ascoltare James Blunt e frignare abbracciata al cuscino (e scattarti foto col mascara sbavato e gli occhi gonfi e rossi da mandare in chat in un disperato tentativo di impietosirli) ma chiudi la porta della tua cameretta, mettiti sotto le coperte e trasforma l'immagine di quei due Justin Bieber di provincia nei tuoi personali schiavi d'amore.
Vedi Francy, sarà difficile credere che così usciremo da secoli di patriarcato, soprattutto se hai quattordici anni e probabilmente non sai il significato di questa parola, ma ce la faremo. Perché io credo in te, e anche tu devi farlo.
L'acne giovanile se ne andrà e tra due anni, vedrai, riderai con amarezza di quelle nottate passate a piangere perché Marika ti aveva detto che non avresti mai perso la verginità. Quello che però resterà per molto tempo è l'idea che se non piaci a nessun ragazzo tu non valga niente.
E ciò che mi fa arrabbiare tanto, forse più della segreteria di Unito, è che tu, cara mia, sei me. E avrei davvero voluto dirti queste cose tanti anni fa', se solo le avessi sapute.

Nessun commento:

Posta un commento