sabato 19 luglio 2014

PIERO ANGELA E TUTTO IL RESTO


"Sai cosa? credo che il rap sia nelle tue corde''
''Haha''
''No davvero.''

A quanto pare per fare rap bisogna essere intelligenti.
O per essere intelligenti bisogna fare rap?
Questo è quanto cercava di spiegarmi AndryMC -o qualunque fosse il suo nome tostissimo da rapper- mentre io gli spiegavo che sì okay forse sono una blogger ma il mio blog non ha senso di esistere, come nessun altro blog e, siamo sinceri, come nessun'altra cosa al mondo.
Insomma sono sveglia da dieci minuti e ho già fatto due grandi errori: iniziare questo post e camminare scalza sul pavimento di casa mia. Se allarghiamo il lasso di tempo di altre sette ore, invece, gli errori quadruplicano.

Ma partiamo dall'inizio.

Il tropismo è la forza che spinge le piante a crescere in una direzione piuttosto che in un'altra secondo luce e gravità.
Il tropismo in letteratura è una forza oscura regolatrice del mondo, che, in barba al nostro volere, ci spinge ad agire in un modo piuttosto che in un altro.
Per me il tropismo sono le cose che accadono perché devono accadere, anche se non fai niente affinché accadano.
Oppure le cose che non accadono, proprio perché fai di tutto affinché lo facciano.
Non che creda in qualche sorta di volere divino o destino o niente a cui non crederebbe Piero Angela, semplicemente ho bisogno di una scusa per giustificare i miei fallimenti.

In un caso o nell'altro ci sono cose che succedono e cose che non succedono, dicevamo, e il fatto che queste dipendano solo in minima parte dalle nostre azioni mi fa venir voglia di stare seduta in silenzio per alcuni minuti e forse decidere di farmi bionda platino.

Una volta qualcuno mi ha spiegato che i bambini fino circa ai due anni non capiscono che gli altri bambini sono esseri viventi e pensanti come loro e non attribuiscono agli altri più valore di quanto non ne attribuiscano a un camion giocattolo.
Forse per me è ancora così. Forse la fase egoistica a cui sono ferma dai 14 anni non è mai passata.
Abbiamo un pedagogo in sala? Qualcuno mi aiuti a capire, perché per il momento mi sembra di essere circondata da maledetti camioncini dei pompieri.
Ho sempre avuto la convinzione di poter prendere gli altri e spostarli sulla mia scacchiera e fare e disfare a mio piacimento, modificare rapporti, situazioni, personalità e tutto il resto. Ho sempre creduto che le persone fossero al mondo per me, sugli scaffali del grande supermercato chiamato Umanità.

Adesso forse capisco che non è il tropismo, né il volere divino, neppure il destino, l'oroscopo o Piero Angela. Ciò che sta dietro le cose che accadono e a quelle che non accadono, le guerre, le carestie, l'economia e tutto il resto, sono le scelte. Degli altri.
E adesso chiudo gli occhi, anche se mi risulta davvero difficile credere che se lo faccio il mondo continuerà ad esistere.

Nessun commento:

Posta un commento