giovedì 23 gennaio 2014

Seneca



« Vedi Madame, non puoi continuare a scappare » mi diceva Giacomo visibilmente scosso mentre chiudevo senza una parola la portiera della macchina e la nostra relazione, prima di partire per l'Erasmus.
Giacomo non poteva immaginare che tre mesi più tardi la stessa frase mi sarebbe stata ripetuta da due affannate e incredule guardie di H&M, nella baixa di Lisbona, mentre ancora stringevo la refurtiva (uno smalto da 0.95€) tra le mani.

O che sette mesi dopo sarei stata io a dirlo allo stronzo studente americano con cui avevo condiviso stanze vuote, fluidi corporei e senso di inadeguatezza prima che capisse che l'America aveva bisogno di lui e no, non poteva proprio restare. E così, mentre mi rendevo conto che era troppo tardi ormai per bucare i preservativi (ma perché non pensarci prima!), davanti al gate mi lanciavo in un ultimo, disperato tentativo :
« Ma Matty ! How can-a you do thiss to mee ?! Please don't go away »
«  You don't understand baby doll, I just can't live without corndogs »

Ovviamente sto scherzando.
Non mi ha mai chiamata baby doll.

Quello che il povero Giacomo poteva immaginare, però, è che oggi me lo senta dire da mia madre dopo averle spiegato i miei piani per il futuro.

Vedete amici, non mi reputo certo una campionessa di esame di coscienza, ma una cosa l'ho capita : per quanto allettante possa sembrare, la fuga non è mai una soluzione.

[A meno che, ovviamente, non si tratti di sgattaiolare fuori dal letto di uno sconosciuto dopo una notte di sesso insoddisfacente oppure, che ne so, lasciare un party in cui sono presenti più di tre ex fidanzati.]

Insomma Seneca c'era arrivato duemila anni fa, quando scriveva a quel debosciato di Lucilio ''inutile che te ne vai in giro, quello che cerchi, la droga felicità, la puoi trovare ovunque'', o qualcosa del genere.
Quello che voglio dirvi è che svegliarvi nel vostro studiò in affitto con vista sul Moulin Rouge non vi farà sentire meno tristi. O meno grassi. O Amélie Poulain.
Potrete cambiare continente, o correre più veloci del vento ma il magone ci sarà, proprio come la clamidia, a ricordarvi che dal senso di insoddisfazione e dalle malattie veneree non potete scappare.
Quindi prima di aprire la pagina di Easyjet, se vi sentite tristi, provate a parlarne con qualcuno. Che a Berlino manco lo capiscono l'italiano.

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